Recensione di Elisabetta Bolondi
Autore: Munro Alice
Titolo: Il sogno di mia madre
Editore: Einaudi 2001
I racconti della canadese Alice Munro sono straordinari. Raccontno storie di vite qualunque, dove però, imprevedibilmente, avviene qualcosa di straordinario che il lettore coglie con un misto di angoscia e stupore. Un po' Joyce, un po' Virginia Woolf, ma molta originalità si coglie nella scrittura apparentemente piana, ma in realtà capace di impennate liriche che si alternano a pagine di un realismo duro e senza sconti. Straordinario il racconto di un aborto, in cui la voce narrante fa da infermiera al padre che, in anni in cui la pratica abortiva era del tutto illegale, continuava a compiere tali interventi con l'aiuto di una infermiera complice che si rivelerà invece la sua ricattatrice. Amore, tradimento, adulterio, oppressione familiare, vite fallite sono alla base delle narrazioni della Munro che riesce, nel breve respiro di un racconto, ad evocare atmosfere da romanzo.

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